Geriatria e gerontologia
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Presentazione
Una premessa
L'invecchiamento
Tempo libero e solitudine
Geragogia
  Educazione dell'adulto
Rivoluzione geragogica
Significato di un neologismo
Geragogia e prevenzione
Geragogia e media
Geragogia psico-sociale
Proposte di programmazione
  La malnutrizione in età senile
Alimentazione
Alcolismo
Alcol e invecchiamento cerebrale
Attività fisica
   
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Study of an old Man's Profile Galleria degli Uffizi Firenze
La rivoluzione geragogica - 1  

È ormai scomparso da parecchio tempo, ma molti di noi hanno ed avranno ancora a lungo negli occhi e nella mente l'immagine vitale e affabilmente autorevole di Cesare Musatti. Questa figura di anziano, depositario di sapienza e di utile esperienza, corrisponde senza dubbio allo stereotipo ideale cui tutti tendiamo, sia nella valutazione degli altri, sia nella programmazione teorica di un proprio modello personale di buona vecchiaia; ma quale via percorrere, per quanto ci sia consentito di programmare il nostro futuro, per raggiungere un tale fine?

Se compito della gerontologia è lo studio globale di tutti i fenomeni biologici, somatici, psicologici e sociali che caratterizzano la senescenza, è della geragogia la funzione specifica di cercare una risposta a molte di queste domande. È nel 1973 che Angiolo Sordi, assistente del professor Francesco Maria Antonini presso l'Istituto di Gerontologia e Geriatria dell'Università di Firenze, presenta per la prima volta il termine "geragogia" nel Trattato di Gerontologia e Geriatria edito da Wassermann, ad indicare quella branca gerontologica interdisciplinare che, in analogia alla scienza pedagogica, presiede a quell'insieme di insegnamenti, il cui apprendimento e la cui realizzazione dovrebbe portare al fine ultimo di una vecchiaia vitale e attiva.

È necessario sottolineare il fatto che, seppure strettamente correlato dal punto di vista concettuale al discorso gerontologico, l'insegnamento geragogico, come vedremo, informa (o meglio, dovrebbe informare) qualsiasi campo dell'attività medica, anche se non strettamente specialistico in senso geriatrico, purchè si proponga quale fine l'educazione e la preparazione all'invecchiamento. Se consideriamo infatti che nella popolazione mondiale in continuo aumento, la percentuale di anziani, per effetto della diminuzione della mortalità infantile e dell'allungamento della vita media, diviene sempre più rilevante numericamente, è facile comprendere con quale particolare urgenza ed intensità si presenti il problema dell'educazione all'invecchiamento, intendendo con questo non solo l'educazione e l'adattamento alle caratteristiche di vita che, tradizionalmente, pensiamo tipiche della senescenza, ma soprattutto quella preparazione (e formazione individuale e collettiva) ad affrontare ogni disagio e difficoltà nelle varie fasi dell'involuzione senile.

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