Si individuano così i principi ai quali deve ispirarsi la
geragogia e la necessità che, come tutti gli apprendimenti,
anche quello concernente un corretto modo di invecchiare è
bene si realizzi il più precocemente possibile. Come può
definirsi dunque la geragogia? Può essere indicata come la
psicopedagogia de11'invecchiamento e, sul piano pratico, delineata
come la prevenzione del decadimento psichico, fisico e sociale
nell'età anziana. Il suo scopo è quindi di far sì che l'individuo
possa invecchiare con successo, raggiungendo e mantenendo
il più possibile autonomia ed autosufficienza fisica, psichica
e socioeconomica, e sia pronto ad acquisire e conservare capacità
sempre più dinamiche di adattamento e di plasticità.
In concreto la geragogia si rivolge a tutta la società nel
suo insieme, segnatamente ai giovani ed agli adulti, agli
operatori sociosanitari ed agli anziani, proponendosi di interessare
sul piano educazionale almeno tre settori del variegato universo
senile:
a) il settore biologico, con l'insegnamento di nozioni igienicosanitarie
di base allo scopo di evitare l'instaurarsi, nell'età più
inoltrata, di abitudini errate nello stile di vita, capaci
di accelerare i processi di senescenza (geragogia biologica);
b) il settore psicologico, con l'educazione all'assunzione
plastica di ruoli nuovi in relazione a quelli perduti e con
l'insegnamento di una capacità costante di adattamento alle
nuove condizioni esistenziali (geragogia psicologica);
c) il settore sociale, con l'educazione individuale e collettiva
al superamento dell'attuale immagine culturale negativa del
vecchio e della vecchiaia attraverso un rapporto attivo e
positivo tra anziani e società nel suo complesso (geragogia
sociale).
Nelle esposizioni che seguiranno cercheremo, quindi, di
approfondire alcuni dei progetti geragogici che abbiamo qui
sopra elencato, in vista anche delle molteplici istanze educazionali
che si fanno sempre più impellenti nell'odierno contesto sociale.
<Torna all'inizio
|