Lo studio dei vari fattori ambientali che incidono sulle
modalità di invecchiamento dell'uomo sarebbe di per sè sterile
se non ci prospettassimo alla fine qualche riflessione su
come rimuoverli, o per lo meno, su come affrontarli per rendere
questa fase della vita migliore rispetto a quanto era dato
di osservare in passato. Si tratta di un problema emergente
proprio in rapporto all'incremento demografico relativo delle
fasce di età più avanzate, oltre che all'aumento assoluto
della popolazione anziana quale già si registra oggi ed è
previsto ancora di più per il futuro.
Le sue implicazioni economiche, sociali e politiche oltre
che biologicosanitarie sono enormi. E sono ancor più evidenti
se si pensa che "al costante aumento relativo della popolazione
anziana nell'ambito delle società progredite non fa riscontro,
da parte delle stesse, un parallelo sforzo di adeguamento
a tale situazione". Il citato rapporto dell'Onu, pubblicato
nel 1982, ricorda inoltre che "il processo di invecchiamento
della popolazione è insieme una caratteristica ed una conseguenza
dello sviluppo socioeconomico sia in senso quantitativo che
qualitativo... Ma ai progressi registrati nel campo della
medicina e della salute pubblica non hanno fatto riscontro,
nello stesso tempo, analoghi progressi nel campo della produzione,
distribuzione del reddito, educazione, abitazioni, dell'evoluzione
delle istituzioni e dello sviluppo sociale in genere".
Poco dunque si sta facendo in questo senso e con l'aggravante
per di più di dedicare maggiore attenzione ad individuare
le complesse necessità e le richieste dei soggetti in età
senile soprattutto in campo sociosanitario ed assistenziale
piuttosto che insegnare alla popolazione in generale i metodi
per invecchiare con profitto e, ai soggetti già in età avanzata,
i sistemi utilizzabili per migliorare il loro livello di vita.
Resta ancora aperto il problema di come garantire agli anziani
un patrimonio eticocognitivo, momento fondamentale per la
prevenzione di una degradazione biologica altrimenti inevitabile.
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