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La malnutrizione in età senile - 1  

La malnutrizione, che nei paesi economicamente sviluppati colpisce quasi esclusivamente gli anziani, può dipendere in una certa percentuale di soggetti da cause organiche, ma è legata altresì, e spesso in misura alquanto maggiore, a fattori di ordine psicologico, sociale e culturale, come abbiamo visto in altre pagine del sito. Ne consegue che ogni intervento dovrà essere primariamente di tipo geragogico e fondarsi sulla informazione e sulla educazione del paziente, istruendolo nella conoscenza di diete piuttosto variate e adatte ai fabbisogni dell'età inoltrata.

Il "deficit" nutrizionale nell'anziano riconosce, infatti, numerose cause primarie e secondarie che possono ritenersi abbastanza comuni in questa età e di cui vorremmo brevemente occuparci. Al primo posto dobbiamo necessariamente catalogare l'ignoranza in campo nutrizionale che, molto spesso, è prerogativa delle donne anziane, prive di cognizioni in tema di diete bilanciate e spesso legate ad abitudini alimentari apprese dalla madre nell'età della loro infanzia, quando era più diffuso dovunque un certo grado di indigenza economica.

Anche oggi, tuttavia, la gran parte degli anziani è dotata di scarse possibilità finanziarie in quanto il pensionamento e l'inflazione contribuiscono a decurtare la loro capacità d'acquisto e ciò ovviamente si riflette sulla qualità dell'alimentazione che diventa mediocre ed uniforme. È appunto per questo motivo che molti vecchi raramente variano il loro tipo di dieta e consumano spesso pasti a base di "pane e latte" che, per il basso costo, la facilità di preparazione e lo scarso impegno masticatorio sono preferiti e ripetuti più volte nel corso della settimana. Non va dimenticato, inoltre, che altri fattori come l'inabilità fisica, la depressione ed altri stati patologici possono rendere difficile all'anziano l'acquisto, l'allestimento e la cottura dei cibi.

È noto, del resto, che nel vecchio è di frequente riscontro un certo grado di anoressia riferibile all'insufficienza digestiva etàcorrelata, secretoria e motoria, condizione che in entrambi i casi induce l'anziano a preferire gli alimenti di più facile digeribilità, carenti però solitamente di quei nutrienti essenziali di cui esso avrebbe maggiore bisogno. Nelle precedenti lezioni abbiamo più volte accennato alla solitudine ed all'isolamento del vecchio senza valutare a sufficienza i risvolti nutrizionali che sono sempre presenti in tutte le situazioni emarginanti, come è dimostrato dal fatto che la quantità e la qualità degli alimenti consumati sono generalmente correlabili con la quantità d'interessi coltivati dall'individuo anziano e con la sua stessa apertura sociale.

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