Geriatria e gerontologia
credits - editoriale geriatria - meetings - notiziario - pubblicazioni
Presentazione
Una premessa
L'invecchiamento
Tempo libero e solitudine
Geragogia
  Educazione dell'adulto
Rivoluzione geragogica
Significato di un neologismo
Geragogia e prevenzione
Geragogia e media
Geragogia psico-sociale
Proposte di programmazione
  La malnutrizione in età senile
Alimentazione
Alcolismo
Alcol e invecchiamento cerebrale
Attività fisica
   
  site design Doublespeak
 
Study of an old Man's Profile Galleria degli Uffizi Firenze
L'educazione dell'adulto - 2  

La categoria degli adulti anziani, a motivo soprattutto del prolungarsi della vita media, presenta necessità sempre crescenti e nuove che esigono una pedagogia quanto più attiva possibile, al punto che questa deve trapassare direttamente nell'azione che, in campo gerontologico, significa soprattutto prevenzione. L'uomo che invecchia e procede, tra salute e malattia, sino al termine del suo corso biologico costituisce l'oggetto fondamentale di tale formazione a cui, di volta in volta, possono attribuirsi compiti geragogici in senso lato o, più segnatamente, di educazione sanitaria. In ogni caso l'educazione dell'adulto deve considerarsi il momento fondamentale e prioritario in qualsiasi progetto a carattere preventivo che punti alla salute ed alla longevità.

Un corretto programma di profilassi geriatrica richiede anzitutto un preciso approccio metodologico che consenta la creazione di una adeguata mentalità preventiva negli stessi operatori sanitari e sociali, prima ancora che negli adulti e negli anziani a cui la prevenzione è diretta. Il momento geragogico, quindi, deve necessariamente precedere ed accompagnare la pratica della gerontoprofilassi per l'importanza strategica che i presupposti educazionali rivestono nei confronti della malattie cronicoinvalidanti dell'anziano e forse anche dello stesso processo d' invecchiamento fisiologico. In altri termini prima di ricorrere all'impiego delle varie misure preventive in difesa della salute è fondamentale che il gerontologo conosca e faccia conoscere, attraverso interventi di tipo geragogico, la biologia dell'invecchiamento e la storia naturale delle malattie che possono accelerarne il processo.

Si tratta d'impegnarsi, a tutti i livelli, in una vasta opera educazionale dalla quale emerga, alla fine, una mentalità nuova che si opponga fruttuosamente alla malattia cronica del vecchio attraverso l'attuazione di una valida medicina preventiva già negli anni dell'età giovaneadulta. In questa fase storica d'avvio della gerontologia non possiamo perderci troppo in elucubrazioni filosofiche sui geni della longevità e sui radicali liberi, sugli interventi di ingegneria genetica e sulla preparazione di anticorpi contro le proteine formate dal senA (o gene della senilità), ammesso che esso esista, con la segreta speranza di intervenire utilmente sul processo dell'invecchiamento biologico dell'uomo.

Se ci vogliamo mantenere in una visione pragmatistica dei problemi che riguardano la senilità dobbiamo convenire che c'è spazio per un notevole supplemento di vita già con l'attuazione di una valida profilassi della malattia invalidante del vecchio che è sempre una malattia somatopsichica in quanto la somatosi, per dirla con Sirtori, graffia l'anima del vecchio e la esequizza. La prevenzione primaria delle malattie cronicoinvalidanti del vecchio si attua soprattutto attraverso interventi di tipo geragogico, intesi a divulgare un'appropriata conoscenza dei fattori di rischio che hanno una maggiore potenzialità morbigena in età senile.

Tali programmi educazionali, che, come abbiamo detto, trovano il loro peculiare terreno di applicazione nelle età precedenti la vecchiaia, riguardano da una parte i fattori di rischio professionale, di cui si occupa da tempo la medicina del lavoro, e, dall'altra, i determinanti di rischio rappresentati da errate abitudini di vita sulle quali oggi è possibile, come vedremo, intervenire con particolare vantaggio tramite l'azione geragogica. Recenti studi longitudinali, condotti da studiosi dell'università di California, hanno nettamente evidenziato una correlazione negativa tra longevità ed alcune dannose abitudini di vita quali il fumo, l'uso inadeguato di bevande alcoliche, la sedentarietà e, in particolare, la malnutrizione come conseguenza di errati comportamenti alimentari.

<Torna all'inizio Vai alla terza parte>

   
Geragogia.net © - Dott. Giovanni Cristianini - 2001 - 2021
Trendystyle.nl | Trendystyle.net | Trendystyle.com.hk | Margherita.net | Adversus.it | Adversus.nl | Adversus.com