di Ellena L., Reggiani A. R., Savorani
G., Cucinotta D.,
Dipartimento di Medicina Interna e dell'invecchiamento,
S.Orsola-Malpighi, Bologna.
L'aumento dell'aspettativa di vita verificatosi negli ultimi
decenni ha determinato un accrescimento della popolazione
anziana, e un conseguente aumento delle persone affette da
demenza o da una qualche forma di compromissione delle funzioni
cognitive. Si valuta che una percentuale tra il 3 e il 5%
della popolazione di età superiore ai 65 anni sia colpita
da questi disturbi, che a volte vengono confusi con sintomi
depressivi e non ricevono quindi una risposta adeguata.
Molte case farmaceutiche stanno investendo miliardi nella
ricerca e nella raccolta di dati riguardanti questo fenomeno.
Anche la Sanità pubblica ha preso atto dell'urgenza
e vi ha dato una prima risposta avviando il Progetto Cronos
e i Centri Esperti Demenze U.V.A. a livello nazionale. E'
però evidente che tali iniziative non sono sufficienti
ad affrontare le esigenze attuali, né tanto meno quelle
future.
È da diversi anni 1 2 3 che si pensa che una ginnastica
mentale mirata, volta al mantenimento delle funzioni cognitive
nel tempo, potrebbe contribuire ad una prevenzione dei disturbi
cognitivi ed alle terapie delle forme cliniche definibili
come mild cognitive impairment e delle probabili demenze in
stato iniziale. Questa ipotesi è avvalorata dai positivi
risultati ottenuti dai numerosi corsi di Memory Training effettuati
da esperti psicogeriatri e neuropsicologi, in collaborazione
con esperti dell'Università e dell'Associazione di
Ricerca e Assistenza delle Demenze (ARAD) di Bologna. Negli
anziani che hanno frequentato questi corsi di ginnastica mentale
è stato infatti riscontrato un miglioramento sia in
ambito cognitivo (funzioni di orientamento, linguaggio, ragionamento
ecc.) che in ambito affettivo (tono dell'umore).
In base all'esperienza maturata negli ultimi due anni a Bologna
e provincia, il Memory Training è stato organizzato
in tre corsi, differenziati in contenuto e frequenza delle
lezioni in base al livello cognitivo dei partecipanti. Per
poter organizzare i corsi in modo più conforme possibile
alle esigenze reali della popolazione, viene prima di tutto
distribuita una scheda di adesione che permette di acquisire
informazioni puntuali sia sul desiderio di partecipazione
che sul livello mnesico-cognitivo di base. Questo consente
di inserire i singoli partecipanti nel ciclo di lezioni più
adatto, secondo l'entità dei disturbi presentati ed
in base al livello di scolarità e di cultura generale.
Il Corso di 1° livello è destinato ai soggetti
che non presentano disturbi mnesici rilevanti. Questo gruppo
di anziani ha tratto beneficio da una serie di quattro lezioni
mensili, volte all'apprendimento di alcune mnemotecniche che
si sono dimostrate particolarmente efficaci e accessibili
alla terza età e che in seguito possono essere ripetute
dal partecipante al corso in modo autonomo.
Il Corso di 2° livello è destinato ai soggetti
che presentano disturbi mnesici lievi-moderati. In base alla
nostra esperienza, questi anziani sono i più numerosi
e i maggiormente consapevoli dei propri disturbi di memoria,
e di conseguenza anche i più motivati e quelli su cui
le lezioni si rivelano più efficaci. Per loro si prevede
una serie di otto lezioni mensili, in cui apprendono le tecniche
di categorizzazione e raggruppamento che sono state loro utili
per affrontare e superare i primi deficit che determinano
apprensione ed insicurezza oltre che il timore di essere destinati
all'aggravamento dei problemi.
Il Corso di 3° livello è specificamente
formulato per i soggetti che presentano disturbi mnesici moderati-seri.
Per questi individui si è dimostrata utile una serie
di almeno otto lezioni mensili, volte soprattutto al potenziamento
della capacità di attenzione. A questo scopo, si dimostrano
particolarmente efficaci alcuni esercizi di gruppo, che devono
essere prevalentemente test di memoria visuo-spaziale.
L'efficacia del Memory Training è stata verificata
utilizzando un disegno sperimentale applicato ad un gruppo
di training (GT) composto da 75 soggetti, 20 M e 55 F, di
età media 69,9 + 6,31 con range di 53-84 aa (gruppo
di training GT) e scolarità elemtare o media inferiore.
Gruppo sperimentale di Training (GT)
TNE |
MEMORY TRAINING (MT) |
TNE |
I risultati sono stati confrontati con quelli del gruppo
di controllo (GC) comprendente 22 soggetti omogenei ai primi
per età, sesso e scolarità.
Gruppo di controllo (GC)
TNE |
SENZA TRATTAMENTO |
TNE |
Il TNE è un test neuropsicologico ecologico formato
da 20 subtests, elencati nella tabella 1.
Le aree cognitive testate dal TNE possono essere suddivise
in 6 fondamentali sottogruppi:
orientamento: (personale, sociale, temporale e spaziale)
memoria: (verbale, visiva, prospettica, topografica,
procedurale)
linguaggio: (denominazione, comprensione, fluenza
verbale,
lettura e scrittura)
ragionamento: (matematico, visuo-spaziale, capacità
di astrazione, di risoluzione dei problemi)
prassia: (ideatoria, ideomotoria e costruttiva)
tempi di reazione: (semplici)
Tabella 1 - TNE ( Test Neuropsicologico Ecologico).
TEST
|
AREA INDAGATA
|
MMSE
|
Cognitività
|
GDS-10 ITEMS
|
Affettività
|
ORIENTAMENTO PERSONALE
|
Orientamento
|
ORIENTAMENTO TEMPORALE
|
Orientamento
|
ORIENTAMENTO SOCIALE
|
Orientamento
|
MAPPA TOPOGRAFICA
|
Orientamento spaziale
|
MEMORIA PROSPETTICA
|
Test di richiamo ecologico
|
DENOMINAZIONE DI 6 FIGURE
CAMDEX
|
Linguaggio
|
FLUENZA VERBALE FONEMICA
|
Linguaggio
|
GENERAZIONE DI FRASI
|
Linguaggio
|
COMPRENSIONE
|
Linguaggio
|
ESECUZIONE DI NUMERO
TELEFONICO
|
Memoria verbale
|
RICONOSCIMENTO DI FIGURE CAMDEX
TRA ALTRE DOPO 15 MIN
|
Memoria visiva
|
MATRICI PROGRESSIVE DI COLORE
DI RAVEN (versione ridotta)
|
Intelligenza
|
ESECUZIONE DI AZIONI
|
Prassia ideomotoria
|
TRAIL MAKING TEST
|
Tempi di reazione
|
RIEVOCAZIONE MAPPA
TOPOGRAFICA
|
Memoria topografica
|
ASTRAZIONE
RICONOSCIMENTO DI ASSURDITA’
RISOLUZIONE DI PROBLEMI
|
Ragionamento
|
Per il confronto dei dati tra i due gruppi abbiamo utilizzato
sia il t-test per gruppi appaiati, sia l'analisi multivariata
per misure ripetute mediante l'SPSS package per Windows.
I risultati hanno evidenziato che nel gruppo sperimentale
di training (GT) abbiamo ottenuto un significativo miglioramento
sia nell'ambito cognitivo che affettivo: GT= TNE 89,3 + 5,84
vs 93,5 + 4,3 (p .000); MMSE 28,1 + 1,9 vs 28,6 + 1,4
(p .05); GDS 2,9 + 2,2 vs 2,4 + 2,4 (p .007).
Anche nel gruppo controllo (GC) la cognitività è
migliorata anche se meno di quanto si sia osservato nel GT;
mentre non si è modificato il tono dell'umore. [TNE
90,7+5,8 vs 92,4+ 6,2 (p .01); MMSE 27,2+ 1,8 vs 28,2 + 1,3
(p .01); GDS 2,2+ 2,2 vs 2,03+ 2,0 (n.s)].
La figura 1 evidenzia come il punteggio medio del TNE, dopo
un mese, varia in base al fatto che i soggetti abbiano o non
abbiano svolto il Memory Training (MT); infatti l'incremento
del punteggio nel Gruppo sperimentale (GS) è di 2,5
in più rispetto al Gruppo di controllo (GC).
Figura 1
Un altro risultato interessante è emerso per quanto
riguarda le funzioni misurate dai test cognitivi. Abbiamo
scorporato all'interno di essi e poi riaggregato cluster di
items per funzioni specifiche, per vedere cosa migliorava
e cosa no; per esempio gli items riferibili alla memoria,
all'orientamento ecc. Seguendo questo metodo, i dati parziali
che a nostro parere risultano più interessanti sono:
1- il recall ritardato (tre parole del MMSE e l'indirizzo
del TNE) è migliorato significativamente solo dopo
MT (.01);
2- anche il miglioramento del cluster orientamento è
molto significativo dopo training;
3- sempre soltanto dopo il corso, è stato ottenuto
un forte incremento dello score relativo alle funzioni linguaggio
e ragionamento (p.000 e p.02).
Infine, separando due gruppi d'età, i giovani anziani
con meno di 75 aa., e gli anziani con più di 74 aa.,
è risultata evidente la differenza di risposta nell'area
cognitiva: gli anziani con più di 74 aa. migliorano
di più sia al MMSE che al TNE (.01); mentre succede
il contrario per il tono dell'umore.
In conclusione, il Memory Training (MT) attuato per 30 giorni
è risultato efficace per migliorare sia la cognitività
che l'affettività. Il miglioramento ottenuto con lo
schema di esercizi da noi proposto sembra riconducibile alla
stimolazione di aree cerebrali specifiche stimolate. In particolare
i tests che risultano beneficiare del MT sono: il recall della
memoria verbale; la memoria visiva (figure del Camdex); la
fluenza per lettere e la costruzione di frasi per quanto attiene
il linguaggio; il test delle matrici progressive di colore
di Raven (versione ridotta) per il ragionamento ed il trail
making test.
Infine sembra emergere un effetto età-relato del training,
in quanto i soggetti ultra settantaquattrenni (anziani) migliorano
di più sotto il profilo cognitivo mentre i giovani
anziani traggono maggior beneficio sul versante affettivo.
In appendice sono riportati alcuni esercizi utilizzati durante
il Memory Training, tratti dal libro "Valutazione Cognitiva
e Programmi di Ginnastica Mentale per l'Anziano"4, a
cui si rimanda per ulteriori informazioni.
Bibliografia.
1-Savorani
G, Bosi S., Bacci M., Marini G., Sabbi F., Orlanducci P.,
Vulcano V., Trevisani F., Cucinotta D.: Progetto di ginnastica
mentale per il mantenimento dell'efficienza mestica nella
popolazione anziana. Giorn.Geront. 1/2, 47, 1999.
2-Savorani G., Bacci M., Moretti
R., Sabbi F., Miconi G., Vulcano V., Galletti C., Trevisani
F., Cucinotta D.: Risultati della prima esperienza di ginnastica
mentale effettuata su un campione della popolazione anziana
di Bologna. Giorn.Geront. 48, 812, 2000.
3- Savorani G., Chattat R.,
Bacci M., Marini G., Ellena L., Balducci S., Vaienti F., Beghelli
L., Reggiani A. R., Lancellotti F., Moretti R., Sabbi F.,
Casanova L., Cucinotta D.: Efficacia del Memory Training (MT)
su specifiche funzioni cognitive. Giorn.Geront. 49, 2001.
4- Monica Bacci: "Valutazione
Cognitiva e Programmi di Ginnastica Mentale per l'Anziano".
Casa Editrice Scientifica Internazionale.
APPENDICE
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