Geriatria e gerontologia
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Geragogia
  Educazione dell'adulto
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Proposte di programmazione - 1  

Ci sembra opportuno, in questo sito dedicato alla geragogia, esaminare alcuni problemi inerenti all'attuazione pratica di un programma "pedagogico" per la terza età. È appena necessario sottolineare che, da quanto si è detto sinora, un sostanziale cambiamento dell'attuale realtà antropologica potrà nascere soltanto sulla base di nuove modalità educative ed in termini temporali piuttosto lunghi, quali possono richiedersi da un cambiamento generazionale di mentalità.

Tra i capisaldi di un tale programma educazionale un posto preminente è occupato dalla necessità di una maggiore diffusione della coscienza sanitaria fino dalle più giovani fasce di età. Già nel periodo scolare il giovane dovrebbe essere educato a scegliere adeguati regimi di vita che prendano in considerazione l'importanza dell'attività fisica, il valore di una appropriata alimentazione, il pericolo di certe sostanze tossiche e di uso voluttuario, l'utilità di un continuo esercizio mentale. Periodicamente, poi, anche se questo aspetto coinvolge temi specifici che non possiamo trattare in questa sede (strategie di screening, valutazione dei costi, ecc...), l'adulto dovrebbe sottoporsi ad una sorta di inventario della salute sulla base di quelle indagini strumentali e di laboratorio che l'esame clinico eventualmente reputi necessarie per una migliore definizione diagnostica.

Nel caso venga posta una diagnosi che sveli una patologia iniziale (o limitata a livelli subclinici) si dovrebbe trovare spazio nel soggetto anziano, accanto alla terapia medica, ad interventi di prevenzione secondaria che oggi sono attuabili più tempestivamente per la migliore cultura gerontologica del medico generale. Tale atteggiamento, infatti, che sarebbe raccomandabile nei confronti dei pazienti di ogni età, dovrebbe diventare abituale soprattutto in chi si occupa di problemi educativi connessi all'invecchiamento umano e, in particolare, all'invecchiamento patologico che interessa ancora la quasi totalità degli uomini.

La diffusione più ampia possibile di una coscienza sanitaria, obiettivo fondamentale dell'insegnamento geragogico, riveste un grande significato etico e rappresenta un momento insostituibile nella prevenzione medicogeriatrica. Un corollario importante alla diffusione geragogica della coscienza sanitaria è rappresentato dalla divulgazione dei problemi nutrizionali, che, per molti aspetti, in quella possono a buon diritto essere inclusi. È risaputo, infatti, che un'errata alimentazione è causa frequente di squilibri metabolici, che già di per sè, talora, rappresentano entità nosologiche definite, o sono in grado, comunque, di comportarsi come fattori di rischio per altre patologie a carico dei vari organi ed apparati.

Ne deriva l'importanza di una nuova cultura, in questo settore, che possa essere di guida al giovane e all'adulto affinchè nelle varie epoche della vita essi sappiano scegliere la dieta che, per qualità e quantità, sia confacente alle necessità fisiologiche individuali. Per quanto concerne, poi, i soggetti che hanno già oltrepassato la soglia dell'età anziana, questi devono parimenti venire educati a nutrirsi in modo adeguato anche se un cambiamento delle loro abitudini alimentari può sembrare effettivamente un compito più arduo, come del resto avviene per ogni altro tipo di comportamento ormai acquisito e consolidato con gli anni. Un corretto approccio geragogico ai problemi alimentari del vecchio si giova, da un lato, della diffusione di nozioni semplici e schematiche e, dall'altro, di interventi educazionali sulle abitudini che stanno alla base di radicati errori nutrizionali.

Prendiamo in considerazione, ad esempio, i problemi di natura economica che, spesso, costringono il vecchio ad una dieta poco dispendiosa e monotona che tipicamente è povera di proteine, di vitamine e di sali minerali e si riduce, in certi casi, a pasti di facile preparazione ( pane e latte), o alla preparazione di grandi quantitativi di cibo (minestre) da riscaldare e consumare in parecchi giorni con conseguente perdita di tutti gli elementi nutritivi labili.

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