di
Enzo Grossi
Scientific Advisor
Centro Diagnostico Italiano
La noia e il disinteresse sono grandi nemici dei pazienti
che frequentano strutture sanitarie, specie se ricoverati
ed anziani. I pazienti possono trascorrere molte ore a letto
o in attesa, con poco da fare. L'influenza dell'ambiente sul
loro immediato senso di benessere e di recupero effettivo
è notevole ed è stata oggetto di molti studi
a partire dagli anni '80. Come dimostra un rapporto molto
esteso, condotto dalla Fondazione NHS Estates, l'ambiente
architettonico può contribuire all'esito positivo del
trattamento dei pazienti in modo significativo ed avere un'
influenza sulla salute per la semplice ragione che la luce,
il design, l'atmosfera dell'ambiente agiscono sulla psiche
modificando la reazione emotiva allo stress legato alla preoccupazione
per il proprio stato di salute.
Non deve quindi sorprendere che un design scadente sia negativo
per il benessere psicologico e che predisponga all'ansia,
all'ipertensione e al maggior ricorso ad analgesici(1). Si
è sempre più propensi a credere che la progettazione
di strutture sanitarie debba tenere conto di fattori diversi
dalla semplice efficienza, marketing e costo, rispettando
semplici concetti di ergonomia e psicologia ambientale, evitando
affollamenti e permettendo l'utilizzo di spazi adeguatamente
ventilati e ben illuminati(2).
E' chiaro che questo non può essere sempre possibile
se si tratta di edifici già esistenti, ma deve essere
tenuto in grande considerazione in tutte le nuove progettazioni.
Il messaggio emergente è che un design oculato ha
effetti complementari sulla salute rispetto a tecnologie tradizionali
e può favorire il processo di guarigione e riabilitazione(3).
La luce
La ricerca clinica indica che l'esposizione alla luce naturale
o a quella artificiale con pieno spettro è efficace
nel ridurre la depressione anche per chi è ricoverato
in ospedale con una grave depressione Uno studio condotto
nel 2001 da Benedetti ha messo in evidenza che i pazienti
ospedalizzati per depressione possono stare una media di 3,7
giorni in meno se sono assegnati a stanze esposte a luce del
mattino, rispetto ai pazienti in camere rivolto a ovest, con
meno luce solare(4).
La depressione è un problema serio non solo per i
pazienti di salute mentale, ma anche per i pazienti con malattie
cardiovascolari o il cancro. Uno studio canadese di pazienti
con infarto miocardico in un reparto di terapia intensiva
ha evidenziato che i pazienti di sesso femminile aveva soggiorni
più brevi se le loro stanze erano situati in modo da
fornire un'esposizione luce maggiore. Nello stesso studio,
la mortalità in entrambi i sessi era più bassa
nelle camere soleggiate che nelle camere esposte a nord.
Il rumore
Alcuni studi hanno documentato gli effetti negativi del rumore
sugli esiti dei pazienti. Diversi studi incentrati sulla unità
di terapia intensiva neonatale, hanno trovato che i livelli
di rumore più elevati riducono la saturazione di ossigeno
aumentando la necessità di ossigenoterapia di supporto,
elevano la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e respiratoria,
peggiorando anche il sonno (5). Sappiamo bene che il sonno
è importante per il sistema immunitario, endocrino
e per le funzioni metaboliche e che il sonno insufficiente
o di cattiva qualità ha un effetto negativo sulla salute
e il benessere (6).
Quando in una unità di terapia intensiva coronarica
in un ospedale svedese furono installate controsoffittature
insonorizzanti ad alta prestazione fu possibile registrare
effetti benefici significativi sullo stato di benessere e
sulla soddisfazione da parte dei pazienti legati alla riduzione
dei livelli di rumore rispetto a quando erano presenti controsoffittature
a bassa prestazione(7).
Percorribilità
La presenza di percorsi facilmente comprensibili e razionali,
con opportune segnalazioni sia sulle pareti che sui pavimenti,
è in grado di ridurre notevolmente il disorientamento
e lo stress collegato, frequenti in pazienti che hanno poca
familiarità con la struttura. Perdersi all'interno
di corridoi mal segnalati aumenta il livelli di cortisolemia
e riduce la funzionalità immunitaria specie nel caso
di pazienti anziani(8). Grande importanza ha quindi la segnaletica
come spaziatura, colore, visibilità e posizionamento
nell'ambito del design sanitario.
.
Verde
Gli studi di laboratorio e clinici hanno dimostrato che la
presenza di verde riduce la percezione di stress e produce
modificazioni positive della pressione arteriosa e dell'attività
cardiaca (9). Anche semplici pannelli con foto di paesaggi
naturali e di boschi sono in grado di produrre effetti benefici
rispetto a pareti spoglie o con immagini generiche(10). Lo
stesso dicasi per video che proiettano filmati di ambienti
naturali rispetto a normali programmi televisivi (11). Giardini
e prati all'interno della struttura sanitaria non solo risultano
piacevoli alla vista ma possono anche ridurre lo stress e
migliorare i risultati attraverso altri meccanismi, ad esempio
agevolando la interazione sociale e dando un senso di libertà
e di autocontrollo rispetto a stressanti setting clinici .
Arte
Una delle modalità con cui l'assistenza sanitaria può
migliorare il proprio rapporto con gli individui, ottimizzando
la propria funzione all'interno della società, consiste
nella convergenza tra l'ambito sanitario e quello artistico-culturale.
Questa evidenza rappresenta di fatto una piccola-grande rivoluzione
filosofica.
L'utilizzo di arti visive e performative in ambienti sanitari,
infatti, svolge un ruolo determinante nel potenziamento della
qualità del servizio offerto, nel raggiungimento di
un maggior benessere delle persone coinvolte in tali ambienti
(come personale di servizio, visitatori e familiari dei pazienti)
e, in particolare, potrebbe anche indurre benefici risultati
clinici e psicologici sui pazienti stessi.
L'interazione tra arti e assistenza sanitaria, pur essendo
ancora una tematica poco conosciuta a livello globale, è
una realtà presente la cui importanza, in un imminente
futuro, potrebbe ulteriormente accrescersi.
L'argomento, infatti, è già stato indagato
da studi scientifici e da progetti d'avanguardia che forniscono
dei primi importanti risultati positivi dimostrando come,
il legame tra arte e assistenza sanitaria, possa svolgere
un ruolo fondamentale all'interno di una società.
Nell'agosto del 2004, l'Arts Council England ha pubblicato
una revisione della letteratura medica riguardante "Le
arti nella salute"con l'obiettivo di verificare le molte
informazioni circostanziali presenti allora sull'argomento
e avvalorare gli effetti che l'arte può avere sulla
salute (12).
Il lavoro ha preso in esame 385 riferimenti della letteratura
medica pubblicata dal 1990 al 2004 e attinente a due macro-ambiti
di studio: l'associazione tra arti/discipline umanistiche
e il settore sanitario e l'influenza, a vari livelli, delle
arti sulla salute.
Nonostante questa revisione non abbia avuto la pretesa di
fornire prove definitive, i risultati hanno dimostrato forti
evidenze sulla cruciale importanza della tematica trattata,
offrendo una prima percezione della questione nel suo complesso.
La rassegna, infatti, ha dimostrato l'influenza svolta dalle
arti e dalle scienze umanistiche verso:
1. esiti clinici,
2. esiti riguardanti il personale medico,
3. migliore qualità dell'assistenza sanitaria offerta
(grazie all'azione svolta dal settore umanistico su l'istruzione
e la formazione degli operatori sanitari),
4. migliore gestione del servizio sanitario (per quanto riguarda
pazienti affetti da disturbi mentali).
In particolare, per quanto concerne gli effetti riscontrati
su esiti clinici (punto 1), lo studio ha identificato con
chiarezza alcune aree mediche in cui sono stati ottenuti esiti
benefici nei pazienti grazie all'intervento delle arti (visive
e musica dal vivo).
Questi ambiti sono i seguenti:
- cura del cancro (dove si è rilevata una riduzione
dei livelli di ansia e depressione in pazienti sottoposti
a sedute chemioterapeutiche),
- unità cardiovascolare (nella quale si è osservata
una significativa riduzione dei livelli di ansia e un miglioramento
di segnali vitali, come pressione sanguigna e frequenza cardiaca)
- unità di terapia intensiva neonatale (in cui si
è registrato un miglioramento degli stati clinici e
comportamentali dei pazienti)
- procedure mediche (si è accertato un aumento della
percezione di comfort, una riduzione dei livelli di stress
e un maggior controllo della pressione sanguigna)
- gestione del dolore (con una riduzione della variabili
psicologiche e fisiologiche legate al dolore e una riduzione
dell'uso di farmaci antidolorifici dopo un intervento chirurgico)
- chirurgia (si è individuata una riduzione dei livelli
di stress e ansia, un maggior controllo dei segnali vitali,
una riduzione dell'utilizzo di sedativi nel periodo postoperatorio).
Conclusioni
Il design delle strutture sanitarie non è un optional
ma rientra a pieno titolo tra le risorse che servono a migliorare
la qualità della cura e della assistenza. L'approccio
multidisciplinare al tema con il coinvolgimento di architetti,
designers, psicologi, esperti di neuro-estetica e managers
illuminati, si presenta come un'opzione forte per la progettazione
di strutture sanitarie del futuro.
Bibliografia
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10. [xxviii] Ulrich R (1991) Effects of interior design on
wellness: Theory and recent scientific research. Journal of
Health Care Interior Design, 3: 97-109.
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12. "Arts in health: a review of the medical literature",
Dott.ssa Rosalia Lelchuk Staricoff, Arts Council England,
Londra 2004
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